Chiamaci

800952595

Scrivici

sales@logisticsforyou.info

Trasporti troppo lenti? Attenzione alla tassa contro la lentezza!

Il porto di Houston in Texas (U.S.A.) è solo l’ultimo esempio di un grande porto che ha deciso di introdurre un’inedita e controversa “tassa di permanenza”

È impossibile essere sicuri di qualcosa se non della morte e delle tasse”.

Chi non ha mai almeno sentito, se non addirittura citato a sua volta, questa famosa e sempreverde battuta per lamentarsi di fronte all’ennesima tassa o balzello?

In una gara di popolarità, probabilmente arriverebbe sul podio delle frasi fatte, superata soltanto dalle invincibili “non ci sono più le mezze stagioni” e “si stava meglio quando si stava peggio”.

(Nota storica: questa frase è spesso attribuita, per errore, al celebre scienziato e politico americano Benjamin Franklin, anziché al commediografo britannico Christopher Bullock).

Ma come tutte le frasi fatte, ovviamente, anche in questa c’è un fondo di verità.

E ciò che sta accadendo in questi mesi nei porti marittimi di mezzo mondo, è decisamente la dimostrazione plastica di come all’essere umano non manchi di certo la creatività in materia di tassazione.

Andiamo con ordine e partiamo dalla definizione del contesto più ampio.

Gli scambi commerciali tra Asia e Occidente stanno vivendo ancora un fase di rallentamento generale rispetto ai volumi pre-pandemia, questo per effetto dell’inflazione galoppante e del calo della domanda globale di beni.

Nonostante questa situazione di relativa tranquillità, i trasporti internazionali non si sono ancora “normalizzati” per quanto concerne le tempistiche di trasporto e movimentazione della merce, lasciando imballate (anche in senso letterale, viene da dire) molte supply chain globali.

Da una parte la mancanza di personale portuale, dall’altra una sempre più forte penuria di autisti: queste sono le cause di una crescente quantità di container che restano “parcheggiati” a tempo indeterminato nei porti di mezzo mondo.

Tutto questo non fa altro che dare vita a un perverso circolo vizioso, nel quale si va a gettare benzina sul fuoco alimentando la congestione dei trasporti, dilatando ulteriormente i tempi di transito della merce.

È proprio in questo contesto complicato che molti porti tra i più grandi al mondo, come ad esempio quello di Houston negli Stati Uniti, hanno pensato bene di introdurre una nuova “tassa di permanenza” per i container che occupano l’area portuale a oltranza, per troppe settimane oltre alla normale e ragionevole tempistica.

Giusto o sbagliato? D’accordo o in disaccordo?

Al netto dei giudizi personali, è chiaro che inserire multe o tasse non sia mai una mossa particolarmente popolare, anche se in questo caso si può considerare un rimedio estremo per un male estremo (sempre per rimanere in tema di frasi fatte).

Questo perché l’eccessiva lentezza nello smistare i container, alla quale si va ad aggiungere e gravare la generale lentezza dei trasporti in questo momento storico, diventa un pericoloso e costoso fattore di inefficienza per tutta la supply chain, che va danneggiare a cascata tutte le aziende coinvolte nel processo.

Accumulare ritardi su ritardi, infatti, non fa l’interesse di nessun attore coinvolto lungo la supply chain, specialmente in una società in cui tutti ci siamo abituati ad avere (e volere) sempre tutto e subito.

In caso contrario, il rischio concreto è finire sbattuti fuori dal mercato per mano di un concorrente che ha fatto della velocità il proprio cavallo di battaglia, perché lui è riuscito a strutturare la propria logistica in modo da arrivare nelle case e nelle aziende dei suoi clienti (che sarebbero potuti essere i nostri di clienti) in modo veloce ed efficiente.

Tutto questo mentre la nostra merce è invece ancora ferma al palo a prendere la polvere da qualche parte, in attesa che qualcuno la vada a prendere e la consegni.

In tal senso, potremmo dire che anche le vendite perse a causa di una logistica lenta e inefficace sono una sorta di “tassa sulla lentezza”.

In un mondo che chiama e pretende velocità, quindi, se non vuoi che la tua azienda rimanga incastrata in questa famigerata “trappola” della lentezza e perda fatturato e quote di mercato, ti consiglio di alzare il telefono e comporre il numero di Logistics4You, la tua ambulanza dei trasporti urgenti e dedicati.

Con Logistics4You, ti assicuro che non dovrai mai preoccuparti di nessuna “tassa sulla lentezza”, garantito!

Se vuoi leggere il Magazine della Logistica clicca qui.

Per avere maggiori informazioni o richiedere subito una Spedizione Espressa e Dedicata, clicca qui.

Seguici su Linkedin!