Come cancellare il divario fiscale che oggi rende la benzina più cara del diesel?
Il ministero dell’Ambiente ha lanciato una consultazione web su questo tema, alla quale possono partecipare tutti, entro il 27 Agosto.
L’obiettivo è di tutelare l’ambiente e quindi eliminare il divario fiscale facendo salire l’accisa del gasolio.
Se ciò accadesse, gli italiani pagherebbero ogni anno al fisco 5 miliardi in più, che si ridurranno con l’efficacia di questa ecotassa volta a spingere altrove i consumi.
Tuttavia il progetto del ministero dell’Ambiente è usare comunque il gettito derivante dalla graduale eliminazione dei sussidi per finanziare gli interventi indicati nelle proposte in consultazione come incentivi per l’acquisto di veicoli a basso inquinamento e crediti d’imposta per investimenti ambientalmente sostenibili.
Ma con 35 miliardi l’anno di entrate fiscali correlate al consumo di carburanti per autotrazione, in pratica è il fossile a sussidiare lo Stato, non viceversa.
Negli ultimi anni, il prezzo del carburante è stato al centro del dibattito pubblico, con molte persone che hanno lamentato l’aumento dei costi. Uno dei motivi principali di questa discussione è il divario fiscale tra benzina e diesel, che sta diventando sempre più ampio. In questo articolo, esploreremo il motivo per cui il diesel sta diventando più costoso della benzina e le possibili soluzioni per cancellare il divario fiscale.
Il divario fiscale tra benzina e diesel
Il diesel era una volta considerato il carburante più economico rispetto alla benzina. Tuttavia, negli ultimi anni, i prezzi del diesel sono saliti drasticamente, rendendolo addirittura più costoso della benzina in alcuni paesi, tra cui l’Italia.
Il motivo principale è la tassazione. In molti paesi, la tassa sul diesel è stata tradizionalmente inferiore rispetto alla tassa sulla benzina. Tuttavia, negli ultimi anni, i governi hanno introdotto tasse sulle emissioni di carbonio, che si applicano solo al diesel. Ciò significa che il costo del diesel sta aumentando, mentre il costo della benzina rimane relativamente stabile.
Inoltre, ci sono anche altri fattori che contribuiscono al divario fiscale. Ad esempio, il diesel è stato a lungo utilizzato nei veicoli commerciali e nei camion, il che significa che ci sono state meno pressioni per abbassare la tassa sul diesel rispetto alla benzina.
Le conseguenze
Il divario fiscale tra benzina e diesel ha diverse conseguenze. In primo luogo, può influire sulla scelta dei consumatori quando si tratta di acquistare un veicolo. Poiché il diesel è diventato più costoso, sempre più persone stanno optando per veicoli a benzina o ibridi.
In secondo luogo, il divario fiscale può anche avere un impatto sulle emissioni di gas serra. Poiché il diesel è tassato più pesantemente, alcuni consumatori possono essere incoraggiati ad acquistare veicoli a benzina, che possono avere emissioni più elevate.
In terzo luogo, può anche avere conseguenze economiche più ampie. Ad esempio, le imprese che utilizzano veicoli commerciali pesanti possono essere maggiormente influenzate dal costo del diesel. Inoltre, il divario fiscale può anche influenzare i costi del trasporto, con possibili effetti sui prezzi dei prodotti e sui servizi.
Come cancellare il divario fiscale
C’è una crescente consapevolezza che il divario fiscale tra benzina e diesel sia problematico e che possa avere conseguenze economiche, ambientali e sociali negative. Pertanto, ci sono diverse soluzioni che possono essere adottate per cercare di cancellare il divario fiscale.
I governi potrebbero cercare di aumentare la tassa sulla benzina per avvicinare il prezzo del diesel. Ciò potrebbe ridurre il divario fiscale e incoraggiare i consumatori ad acquistare veicoli a diesel.
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Fonte: Il Sole 24 Ore