96% di profitti in meno per Samsung a Gennaio 2023 rispetto al 2022. Si poteva evitare?

Il blocco di ordini dei prodotti con più marginalità dell’azienda sudcoreana ha causato un epocale crollo di fatturato, con milioni di RAM e Chip di archiviazione rimasti invenduti.

È tutto vero: Samsung, azienda co-leader insieme ad Apple nel mercato degli smartphone (e non solo), è in piena crisi.

Dati confermano che la casa sudcoreana ha cominciato il 2023 con un buco sulle previsioni di profitto che ammonta a quasi il -100% rispetto all’anno precedente.

Non parliamo di qualche milioncino insomma, bensì di miliardi e miliardi di dollari di mancati introiti.

Un crollo imprevedibile, a quanto pare, dovuto a un’improvvisa battuta d’arresto delle vendite nel settore tecnologico.

In precedenza abbiamo precisato che Samsung è leader negli smartphone, perché la maggior parte di noi la conosce soprattutto per gli smartphone di ultima generazione.

In realtà, l’azienda è fortemente focalizzata sulla produzione di RAM e chip di archiviazione, che peraltro costituiscono anche la fetta più grande della torta, per valore in utili sviluppati dalle vendite.

Ciò significa che non sono i modelli all’ultimo grido di tablet, smartphone e quant’altro a fornire il maggior sostentamento alle casse aziendali, bensì le componenti con cui anche altre aziende realizzano i propri dispositivi elettronici.

Chip di archiviazione e RAM, infatti, sono elementi alla base di qualsiasi dispositivo elettronico, che Samsung non produce solo per i prodotti “di casa”, ma anche per quelli dei concorrenti.

Forte di questa leadership, l’azienda ha mantenuto uno standard di produttività che  probabilmente è stato anche aumentato in base alle previsioni di bilancio per il 2023.

Mai errore fu più caro: il 2022 si è chiuso con un netto declino di richiesta di componenti per dispositivi elettronici, rispetto a quello che era stato l’inizio dello stesso anno solare.

Questo ha comportato un blocco totale degli ordini e, di conseguenza, uno stallo delle spedizioni.

Più il tempo trascorreva, più lo stock in magazzino aumentava, con gli ordini che invece calavano altrettanto velocemente.

Fino a quando non ci si è resi conto che i soldi in uscita erano tanti, mentre quelli in entrata molto meno di quanto fosse previsto.

Ecco che, a lungo andare si è arrivati a registrare un 96% di utili in meno, relativo all’eccessiva produzione di microchip e RAM rispetto al numero di vendite effettuate.

Ma cosa ha veramente causato un simile disastro finanziario per Samsung?

Nessuno poteva aspettarsi che da un momento all’altro gli ordini di una risorsa, in un settore importante come quello tecnologico, subissero un blocco così repentino…

Né tantomeno qualcuno avrebbe mai immaginato che un’azienda come Samsung potesse risentirne.

Era quindi impossibile evitare una tale disgrazia finanziaria?

La prima regola fondamentale di ogni azienda consiste nell’avere un inventario di magazzino sempre ordinato e, soprattutto, controllato.

Nessuno può sapere con certezza cosa riserverà domani il mercato e, per questo,  non è mai corretto avere a stock quantità di prodotti esagerate, anche se “realizzati in casa” come nel caso di Samsung.

Se vuoi mettere al riparo l’azienda da eventualità del genere, devi fare logistica come si deve, e per farlo, devi potenziare, oltre alla produzione, anche altri aspetti della supply chain.

Devi raggiungere un perfetto equilibrio tra velocità di produzione e velocità di erogazione.

Se, infatti, Samsung non avesse prodotto enormi quantità di RAM e chip di archiviazione, non si sarebbe trovata nella condizione in cui oggi ha un’eccessiva offerta (e disponibilità di merce) a fronte di una scarsa richiesta.

Come dovevano comportarsi, dunque?

Proprio perché è produttrice del prodotto, ha tutte le carte in regola per coordinare perfettamente la catena di approvvigionamento in modo tale che, a ordine ricevuto, corrispondano produzione e spedizione del prodotto.

Se non riesci a erogare gli ordini in modo rapido, però, sei costretto a produrre grandi quantità in anticipo, per non farti cogliere impreparato e allungare ancora di più i tempi, scontentando il cliente.

Non sappiamo se questo sia o meno il caso di Samsung.

Ciò che è certo è che se poi, come successo, c’è un calo improvviso di richieste, quei prodotti rimangono invenduti.

Con una velocità di consegna ottimale, quindi, non sarebbero stati costretti ad anticipare i tempi e produrre in modo così esagerato.

Ecco perché raggiungere un equilibrio tra produzione e velocità di consegna è la base del successo di qualsiasi business.

Se i tempi di produzione li decidi tu, quelli di spedizione tendenzialmente no.

Per questo devi trovare un partner affidabile, in grado di garantire consegne rapide e sicure.

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Non per mancare d’umiltà, ma se si fosse affidata a Logistics4You, forse anche Samsung si sarebbe risparmiata questo enorme buco nell’acqua!

Tu, invece, sei ancora in tempo per organizzare al meglio la tua supply chain e potenziare le tue spedizioni.

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